Per ernia del disco s’intende la fuoriuscita del disco intervertebrale dalla sua sede naturale. Il disco intervertebrale è un cuscinetto interposto tra due corpi vertebrali che svolge un’importantissima funzione di ammortizzatore. Esso è composto da una parte centrale detta nucleo polposo e da un involucro esterno detto anulus. Con il passare degli anni il disco intervertebrale va incontro a modifiche di tipo degenerativo, di cui la più importante è la disidratazione del nucleo polposo.
La progressiva disidratazion, con la conseguente riduzione della capacità ammortizzante, fa sì che le forze di carico si scarichino maggiormente sull’anulus, la cui resistenza è ridotta. Il cedimento dell’anulus può quindi determinare la migrazione e/o la fuoriuscita di parte o dell’intero nucleo con la formazione dell’ernia.
Sono diversi i gradi di fuoriuscita del disco dalla propria sede: si va dalla protrusione o bulging (figura 1) in cui la fuoriuscita è minima, all’ernia vera e propria, in cui il disco intervertebrale è completamente fuori sede (figura 2).
Nel caso in cui il disco erniato impronta il sacco durale, si assiste al classico dolore radicolare causato dall’irritazione delle radici nervose (lombosciatalgia e/o cervicobralchialgia).
E’ opportuno rammentare che non sempre la sintomatologia è rapportata all’entità dell’ernia; infatti esistono ernie molto grandi non sintomatiche e praticamente silenti e piccole protrusioni che provocano dolore ingravescente.
Sotto il profilo diagnostico lo studio Rx diretto della colonna, nelle varie proiezioni, la TAC e la RMN forniscono valide informazioni sulla sede, dimensione, estrinsecazioni dell’ernia discale e di eventuali altre patologie concomitanti.
E’d’uopo ricordare che le indagini diagnostiche sono di supporto poichè l’attento esame clinico è indispensabile per una corretta diagnosi.
Il dolore da ernia del disco prevede, pertanto, dapprima un trattamento farmacologico con antidolorifici o FANS e poi, se refrattario, eventualmente con corticosteroidi e neurotrofici.
Capita sovente che il trattamento farmacologico non sortisca gli effetti sperati e nella gestione della discopatia merita una menzione speciale l’ozonoterapia la cui trattazione si rimanda alla sezione apposita.
Il trattamento chirurgico dell’ernia del disco viene oggi riservato ad un numero molto limitato e ben preciso di casi e laddove sia il trattamento farmacologico, sia i trattamenti alternativi, oltre il decadimento della qualità della vita, non siano risolutivi.