La manipolazione della colonna è una forma di terapia manuale ideale per ridurre il dolore e migliorare il range di movimento.
La manipolazione è una mobilizzazione passiva forzata che tende a portare gli elementi di un’articolazione o di un insieme di articolazioni al di là del loro gioco abituale, fino al limite del loro gioco anatomico possibile. Consiste nell’eseguire dei movimenti di rotazione, di lateroflessione, di flessione o di estensione, isolati o combinati, a livello del segmento vertebrale scelto (Maigne)”. La manipolazione è quindi un atto medico terapeutico; è una manovra “ortopedica” precisa, le cui indicazioni e controindicazioni devono essere definite preventivamente a mezzo di un esame anamnestico ed obiettivo generale del paziente. Questo esame deve portare ad una diagnosi da cui deriverà l’indicazione o meno, il tipo di manovre da eseguire, le coordinate di queste manovre, il tipo, il numero e la frequenza di sedute da eseguire.
In concreto le manipolazioni hanno dato un contributo diagnostico eccezionale alla patologia muscolo scheletrica con una semeiotica molto fine, che ha potuto mettere in evidenza l’origine vertebrale di numerosi dolori e l’esistenza di forme cliniche prima ignorate. Questa semeiotica è in gran parte opera di Maigne. La manipolazione è un movimento passivo che va oltre il limite fisiologico della mobilità articolare passiva.
Questo movimento passivo si esegue in tre tempi:
1. messa in posizione;
2. messa in tensione: il segmento mobile da trattare viene mobilizzato passivamente dall’operatore finchè incontra una resistenza, la fine del movimento passivo, su cui deve insistere un momento, senza tornare indietro.
3. impulso manipolativo o manipolazione propriamente detta: si esegue nella direzione e posizione scelta con la “messa in tensione” con un breve impulso, cioè con movimento rapido e molto limitato che sembra vincere una resistenza dell’articolazione, e che in generale è accompagnato da un caratteristico scroscio articolare.
In base alla tecnica di esecuzione le manipolazioni possono essere classificate in :
1. Manipolazioni dirette: sono eseguite mediante pressione diretta fatta su eminenze ossee vertebrali (trasverse, spinose ).
2. Manipolazioni indirette: sono eseguite utilizzando bracci di leva naturali, costituiti dalla testa, spalle, bacino, arti attraverso i quali si può muovere il rachide.
3. Manipolazioni semi-indirette : cioè indirette in cui il medico utilizza anche un punto di appoggio sul rachide, oltre il “braccio di leva”.
Nella scelta delle coordinate manipolative si deve tener conto della regola del non dolore e del movimento contrario enunciata da Maigne infatti la manipolazione deve essere fatta nel senso contrario a quello doloroso.